DONNE d’Auto – Inserire la storia di Maria Teresa De Filippis tra le Donne d’Auto è fin troppo scontato. E’ stata infatti la prima donna in assoluto ad accedere alla Formula 1, ed ha corso alla pari con i più grandi campioni del suo tempo: Von Trip, Collins, Gigi Villoresi, Luigi Musso, Alberto Ascari, il mitico Juan Manual Fangio e Tazio Nuvolari, con il quale gareggiò nella Palermo-Monte Pellegrino del 1948, ultima gara del grande pilota mantovano.
Maria Teresa De Filippis era nata a Napoli l’11 novembre 1926, in una famiglia nobile con floride condizioni economiche, che aveva la sua residenza nel sontuoso Palazzo Marigliano, un elegante edificio del XVI secolo che oggi ospita la sede della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania

Era ultima di cinque figli, per questo probabilmente abituata a competere in una quotidiana quanto stimolante gara con i fratelli ed era anche per questo che, seguendo proprio i fratelli, si era appassionata alle automobili. Antonio, infatti, correva già in auto, ma lei, Maria Teresa, era più appassionata all’equitazione, amava i cavalli.
Fu porprio lui, Antonio, e l’ altro fratello Giuseppe che scommettendo sulle capacità al volante di Maria Teresa, per una sorta di scherzo, la iscrissero ad una gara automobilistica, la 10 km in salita da Salerno a Cava dei Tirreni. Maria Teresa, non si fece intimorire, partecipò al volonte di una Fiat 500 truccata. Puntualmente vinse.
Aveva 22 anni e questi avvenimenti diedero una svolta repentina alla sua vita. A queste prime gare ne seguirono tante altre. E vinse, vinse tanto. Nel 1950, con la stessa auto conquistò il Giro della Campania.
Nel 1951, vinse la Amalfi-Agerola, in mezzo allo stupore e la contrarietà di molti, tanto che questa vittoria non venne menzionata sui giornali e sulle radio dell’epoca e l’ordine d’arrivo venne reso noto solo con le iniziali M.T. De Filippis, per non far capire che aveva vinto era donna.
Maria Teresa però non si perse d’animo, perchè ci pensò lei a scrivere uno di quelli che oggi chiamiamo comunicati stampa e a spedirlo a varie testate sportive di tutta Europa e in America, Nel comunicato, Maria Teresaa de Filippis informava della sua vittoria e che l’anno seguente avrebbe nuovamente partecipato. E infatti partecipò e rivinse. A quel punto giornali e radio italiane non poterono più ignorare la notizia.

Era il primo dopoguerra ed erano tempi in cui in cui le donne avevano da poco ottenuto il diritto di voto. Era comunque molto insolito vederne transitare qualcuna sulle strade italiane al volante di un’auto. Figuriamoci poi se una di loro scendeva in pista su un bolide da corsa e in aggiunta vinceva.
Per Maria Teresa non fu affatto semplice vivere in un mondo prettamente maschile.
“Agli inizi – ha detto lei stessa – la mia vita si era tramutata, mio malgrado, in una non sempre divertente sfida agli uomini da battere, solo per poter spegnere quel sorrisino di sufficienza”.
Maria De Filippis era soprannominata dai colleghi “pilotino”, per quei suoi 159 centimetri di altezza e quei 50 chilogrammi di peso che la obbligavano a correre con un cuscino personale posto sul sedile di quelle auto da corsa progettate per ospitare corporature maschili, molto più massicce.
Colleghi e gionalisti la chiamavano anche “la Diavola”, per il coraggio e la grinta che dimostrava in pista. Non fu mai intimorita da quegli uomini che le sfrecciavano a fianco, nè mai ha voluto sconti per quel suo essere donna che da un lato suscitava tenerezza, ma dall’altro provocava una forte diffidenza: come osava quella donna impicciarsi di cose da uomini.
Anche per questo non era difficile che alla vigilia di una gara i concorrenti si informassero della sua presenza in gara, perchè era troppo umiliante per quegli uomini “veri”, in uno sport da uomini “duri”, tagliare il traguardo dietro a quella ragazza.
Esordì in Formula 1 su una Maserati 250 F. Erano tempi nei quali non esistevano gli sponsor, quindi Maria Teresa De Filippis provvide ad acquistare una vettura. La Maserati si era ritirata l’anno prima e, dopo essere entrata in amministrazione controllata, aveva dovuto vendere le auto Campione del mondo del 1957 con Manuel Fangio.
La De Filippis partecipò complessivamente a sei Gran Premi. Anche in F1 la vita non le fu resa semplice, non tanto per i boicottaggi dei colleghi, quanto degli organizzatori. In Francia, tanto per fare un esempio, le fu vietato di prendere il via. Il direttore di gara giustificò la decisione col fatto che qualche settimana prima era morta Annie Bousquet mentre partecipava alla 12 Ore di Reims e che la Francia era il paese nel quale le belle donne nascevano, non morivano. E pare anche che qualcuno dell’organizzazione abbia aggiunto, poco simpaticamente, che l’unico casco che doveva essere collocato in testa ad una donna era quello del parrucchiere.
Il suo primo anno in F1 di Maria Teresa de Filippis, fu anche l’ultimo. Decise di lasciare le corse dopo che il 1° agosto 1959 sul circuito dell’Avus, nei dintorni di Berlino, quando il suo amico Behra perse la vita, mentre provava l’auto con la quale doveva correre proprio lei. La morte dell’amico e collega, si aggiungeva alle altre di quell’anno: Eugenio Castellotti, Alfonso De Portago, Luigi Musso, Peter Collins.
Decise allora che sarebbe più salita su una macchina da corsa.
La stessa De Filippis disse: “erano amici con i quali avevo macinato chilometri, vivendo insieme tra Europa e Sud America circondata dal loro affetto, spesso vittima dei loro scherzi, l’amica vera, la piccola da proteggere, il pilotino pieno di gioia di vivere e d’allegria. Non avrei più saputo ridere come prima senza di loro ed è finita così, con l’addio alle corse”.

Iniziò allora una seconda vita dedicandosi alla famiglia. Rimase però sempre in contatto con il mondo delle corse. Fu infatti Vice Presidente del Club International des Anciens Pilotes de F1, sodalizio nato nel 1962 su iniziativa di nove ex piloti capeggiati da Juan Manuel Fangio. Fu inoltre Presidente Onorario a vita del Maserati Club, socio onorario del British Racing Driver’s Club e componente del Comitato d’onore della Mille Miglia.
L’8 gennaio 2016, all’età di 89 anni, la contessa Maria Teresa de Filippis, prima donna ad aver gareggiato in Formula 1, si è spenta nella sua abitazione sulle colline dell’hinterland di Bergamo.
Dopo tanti anni da quel lontano 1957, Maria Teresa de Filippis è ancora oggi una delle poche, anzi pochissime, donne, si contano sulle punte delle dita di una mano, ad avere avuto accesso alle gare della massima serie automobilistica.
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Maria Giovanna Trenti ©
